Ospite della seconda intervista de La Settimana della Salute Mentale Edizione 2021 è Giulia Maria Vaccaro, HR Operations Leader in Leyton, che racconta quali sono i primi passi per costruire una cultura del benessere in azienda.

Come costruire una cultura del benessere in azienda: sensibilizzare e promuovere la Salute Mentale

Per costruire una cultura del benessere, il primo passo è sensibilizzare la popolazione aziendale al fine di costruire una cultura organizzativa sana e sostenibile.

Fondamentale, in questo percorso, coinvolgere tutti i collaboratori e collaboratrici, ascoltare i loro bisogni, valutare l’interesse e il grado di coinvolgimento alle iniziative messe in atto.

Abbiamo creato diverse occasioni di connessione, ad esempio degli aperitivi virtuali e delle sessioni sportive, tenute dagli stessi dipendenti, con l'obiettivo di far sentire che l'azienda era presente, che restava una connessione anche se durante la Pandemia la persona si trovava fisicamente sola e lontana dai colleghi.

Adottare un approccio partecipativo è stato un elemento chiave per Leyton, uno dei fattori decisivi per portare a livelli di adesione molte alti. 

Una testimonianza di come dare voce e ascolto alla Persona sia fondamentale nella costruzione di una cultura del benessere condivisa.

Il ruolo chiave dei manager

In questo contesto, i manager svolgono un ruolo cruciale nella promozione del benessere in azienda. 

Come sottolineato nell’intervista, i manager hanno una conoscenza approfondita delle esigenze dei loro team e possono influenzare positivamente l’ambiente di lavoro oltre che ricoprire il ruolo di testimonial nelle iniziative dedicate alla promozione del benessere in azienda.

Per questo, Leyton ha incoraggiato fin da subito tutti i manager a:

  • partecipare a corsi di formazione sul benessere;
  • essere modelli positivi per i propri team; 
  • creare canali di comunicazione aperti per consentire alle persone di esprimere le loro preoccupazioni e bisogni.

Il coinvolgimento dei manager è stato un aspetto importante perché sono le figure più vicine ai dipendenti nel loro quotidiano e un messaggio che passi da loro può sicuramente rafforzare l'intensità della proposta e del pensiero che intendiamo condividere e promuovere.