- Settembre 30, 2024
- Redazione
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Silvia Guidi
Lavora in Sorgenia società italiana del mercato libero dell’energia, all’interno del Team People: attualmente è responsabile Learning & Development, Employer Branding & Internal Communication. Le piace confrontarsi con le persone, imparare e mettersi in gioco, per portare un contributo che sia di valore per le persone. Crede fortemente nel potenziale di crescita e di miglioramento che esiste in ognuno di noi.
Come definirebbe la cultura del benessere psicologico all'interno della sua organizzazione?
In Sorgenia abbiamo una cultura che si basa sulla collaborazione e sui principi di lealtà, fiducia e rispetto, elementi fondanti per avere un ambiente di lavoro sano e sostenibile, in cui ogni persona possa “fiorire”. Ci incoraggiamo a vicenda e favoriamo lo scambio di opinioni differenti perché pensiamo che la diversità crei valore. In un contesto di mercato così complesso e veloce come quello in cui ci muoviamo, è fondamentale creare e mantenere relazioni basate su fiducia e ascolto reciproco. Inoltre, da sempre esiste un forte senso di “comunità” e di “rete”, tale per cui le persone si stringono intorno alla collega o al collega che si trova ad affrontare un momento di difficoltà, così come partecipano con slancio ad iniziative di sostenibilità sociale dentro e fuori dai confini organizzativi.
Può descrivere una recente iniziativa di successo che la sua azienda ha implementato per promuovere il benessere psicologico?
Il progetto Wellbeing at Work in collaborazione con Stimulus Italia ha come obiettivo principale quello di promuovere il benessere all’interno dell’azienda e creare un ambiente di lavoro sempre più sano e inclusivo. Abbiamo attivato l’Employee Assistance Program (EAP), con il quale ogni collaboratore e i suoi familiari possono accedere a percorsi con psicoterapeuti qualificati sia online (senza limiti) che di persona (con i primi 8 incontri offerti da Sorgenia).
L’EAP è uno strumento in grado di dare a ciascuno un aiuto concreto per rispondere alle differenti sfide lavorative, personali e familiari, in tre ambiti:
- Supporto psicologico a distanza e in presenza;
- Consulenza socioassistenziale;
- Consulenza legale e fiscale.
Abbiamo lavorato in modo sistemico con un piano di comunicazione strutturato e con un programma di formazione che ha coinvolto tutta la popolazione aziendale.
Come gestite la difficoltà nelle persone di avvicinarsi alle iniziative di Benessere Psicologico?
Pensiamo che sia importante parlare di questi temi il più possibile, stimolare il confronto tra le persone per normalizzare il tema del benessere psicologico ed eliminare progressivamente lo stigma, se esistente: è normale non essere sempre “al top”, è normale incontrare delle difficoltà, è normale ed è importante chiedere aiuto. Lavorare sulla cultura organizzativa è un’attività che non ha mai fine! È importante anche stimolare un dialogo intergenerazionale, poiché le nuove generazioni approcciano la salute mentale in modo più aperto rispetto ai colleghi più grandi. L’obiettivo è arrivare a comprendere che posso rivolgermi ad un terapeuta non soltanto quando “sto male”, ma ancora prima, per capire come funziona la mia mente e per imparare a vivere meglio. Anche il passaparola tra colleghi funziona molto bene, così come un piano di comunicazione strutturato.
Ponete particolare attenzione nel supportare i manager su come gestire il benessere psicologico dei loro team?
Sicuramente i people manager sono persone chiave, quindi per noi è molto importante supportarli nella gestione dei loro team e averli al nostro fianco come “alleati” nel sostenere e dare forma al benessere organizzativo.
All’interno del piano di formazione dedicato al benessere psicologico, abbiamo progettato un programma di workshop per i people manager, al quale hanno aderito tutti con grande interesse e partecipazione. Questa attività è stata ulteriormente “customizzata” per i nostri manager che lavorano presso gli impianti di produzione.
Inoltre, organizziamo incontri ad hoc con i manager e con professionisti/terapeuti per la gestione di casi specifici che necessitano di particolare attenzione e delicatezza.
Come vede l’evoluzione del Benessere psicologico come elemento della strategia organizzativa?
Secondo dati di ricerca MHR risulta che +79% dei lavoratori non crede al proprio datore di lavoro quando parla di salute mentale o promuove iniziative in tal senso. Si legge poi che l’engagement dei lavoratori italiani (5%) sia nettamente inferiore alla media europea (13%) e della media globale (23%).
Sono dati impressionanti, che ci portano a pensare che il tema del benessere psicologico debba entrare a pieno titolo già da oggi nella strategia delle aziende.
Penso che le organizzazioni dovrebbero valorizzare le proprie politiche di benessere e metterle al centro della cultura aziendale, così da dimostrare nei fatti un interesse autentico nei confronti delle persone, aumentare l’engagement interno e l’attrattività sul mercato del lavoro, creando così una narrazione coerente sia all’interno che all’esterno.
In Sorgenia abbiamo una cultura che si basa sulla collaborazione e sui principi di lealtà, fiducia e rispetto, elementi fondanti per avere un ambiente di lavoro sano e sostenibile, in cui ogni persona possa “fiorire”
Silvia Guidi, Speaker Opening Event 2024