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Andrea Cogliati

Direttore Risorse Umane di Infineon Technologies Italia S.r.l.

Andrea Cogliati, Direttore Risorse Umane di Infineon Technologies Italia S.r.l., ci racconta l’importanza del benessere psicologico all’interno dell’azienda, dove la creatività e la risoluzione dei problemi sono essenziali. Infineon Technologies Italia sostiene come supporter La Settimana della Salute Mentale di Stimulus Italia.

Come definirebbe la cultura del Benessere Psicologico all’interno della sua organizzazione?

Il benessere fisico e psicologico dei collaboratori rappresenta un fattore chiave di successo per le aziende e in particolare per il Gruppo Infineon e Infineon Italia nello specifico. L’80% dei collaboratori di Infineon Italia lavora nell’ambito della Ricerca e Sviluppo, un’area funzionale che richiede creatività e problem solving, caratteristiche che difficilmente si sposano con persone stressate e psicologicamente fragili. Il COVID ha contribuito ad aumentare la consapevolezza dell’importanza del benessere psicologico a tutti i livelli della nostra organizzazione e questo ha spinto ad investire sempre più in:

Supporto Emotivo, in particolare attraverso l’introduzione dell’employee assistance program;
Comunicazione aperta, incoraggiando un rapporto trasparente e franco, l’ascolto attivo e l’empatia;
Attenzione all’equilibrio vita-lavoro, favorendo una cultura che rispetta e promuove un sano equilibrio tra lavoro e vita privata, riconoscendo l’importanza della cura di sé e del benessere personale (smart working, flexible working time, etc);
Opportunità di crescita e di coinvolgimento in iniziative non necessariamente legate al proprio ruolo (job rotation, project assignment) ;
Promozione di un ambiente di lavoro positivo e inclusivo, privo di molestie, discriminazioni e mobbing, in cui i dipendenti si sentano valorizzati, rispettati e apprezzati;
Stimoli per i leader e i manager a modellare e promuovere una cultura del benessere all’interno dei loro team, dimostrando un impegno genuino per la salute mentale e la serenità dei loro collaboratori.

Quali sono stati i principali cambiamenti nella gestione del Benessere Psicologico che ha osservato negli ultimi anni?

Innanzitutto le aziende sono passate da un approccio reattivo ad uno proattivo: non si attende il palesarsi del problema, ma si cerca di anticiparlo ed evitarlo. Per essere molto concreti, è aumentato il numero di aziende che ha introdotto un servizio di EAP (employee assistance program); è aumentato il ricorso a survey sul clima aziendale (anche con frequenza maggiore rispetto al passato); è aumentato l’investimento in iniziative di promozione e formazione su Diversity, Equity, and Inclusion; molte aziende hanno introdotto la valutazione stress lavoro correlato all’interno del documento valutazione rischi facendosi carico di azioni specifiche per migliorare i KPI utilizzati in questo tipo di valutazioni e ridurre lo stress; i manager stessi si preoccupano molto di più dello stato psicologico dei loro collaboratori e spesso diventano estremamente creativi nel definire soluzioni per venire incontro ai loro bisogni personali.

Il benessere fisico e psicologico dei collaboratori rappresenta un fattore chiave di successo per le aziende e in particolare per il gruppo Infineon e Infineon Italia nello specifico.

Come viene promosso il Benessere Psicologico nella sua organizzazione?

Survey di clima (2 all’anno), EAP (employee assistance program), eventi di Diversity, Equity, and Inclusion, smart working ed estrema flessibilità nella gestione dell’orario di lavoro, formazione dei leader sulla creazione di ambienti e spazi di lavoro positivi ed inclusivi, promozione di una comunicazione aperta e trasparente.

Come gestite eventuali resistenze interne alla partecipazione e al coinvolgimento in iniziative di Benessere psicologico?

Sinceramente non sono a conoscenza di resistenze interne. Sicuramente non funziona tutto perfettamente, ma la volontà di farlo c’è.

Quali sono i prossimi passi per la vostra organizzazione nel campo del Benessere Psicologico?

Continuare su questa strada cercando di intercettare sempre di più e meglio i segnali dall’organizzazione e dai singoli individui.

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